Lo storico capitano si ritira a soli 28 anni: «Non so se potrò più tornare a giocare»

Anche il cielo è triste sopra l'“Ottavio Morino”: Giovanni Mucciolo, capitano della Saviglianese, a soli 28 anni si ritira dal calcio giocato.

«Ho cercato di temporeggiare, ma in seguito a una promozione lavorativa, mi diventa impossibile iniziare la stagione 2024/25 e continuare con i Maghi – spiega un rammaricato Mucciolo – Starò via per sei settimane e non so se in futuro avrò di nuovo il tempo di rimettere gli scarpini ai piedi: ho l’amaro in bocca, anche perché ho ancora tanta voglia di giocare».

Saviglianese doc, il classe 1996 ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile rossoblù, per poi disputare la categoria Allievi e Berretti con il Cuneo e ritagliarsi le prime presenze in Eccellenza con la maglia del Saluzzo; dopodiché, il ritorno a casa, sposando fra i primi il progetto Pro Savigliano che ha portato all’attuale Saviglianese Fbc. Qui ha vestito la fascia da capitano anche nelle ultime due strepitose annate che hanno visto i Maghi prima vincere i playoff di Prima Categoria, e poi disputare i playoff in ottica Eccellenza.

Ora però la prospettiva manageriale ridisegna il futuro di Giovanni, che comunque, anche sul lavoro, avrà il compito di guidare i suoi “sottoposti”. «Effettivamente la leadership sta nel mio modo di essere – scherza il difensore – Lascio la Saviglianese a malincuore e con un turbinio di emozioni dentro, perché è stato un orgoglio portare la fascia al braccio e difendere questi colori, ma saluto con un ricordo bellissimo: questi due anni sono stati intensi e indimenticabili, il calcio saviglianese aveva perso di fama e attenzione, ma il salto di categoria e i playoff hanno riportato entusiasmo in città. Sentire il calore di mille tifosi allo stadio è impareggiabile».

UNO SGUARDO AL FUTURO

Mucciolo lascia ma con la consapevolezza che il futuro della società è in buone mani: «Il futuro lo vedo positivo, a mio avviso si è riusciti a creare un gruppo valido, costituito da vecchi e giovani di talento, il connubio ideale per mantenere una struttura solida: per il prossimo anno rimangono tutti i giovani di talento; è vero che sono andati via alcuni giocatori più esperti ma verranno rimpiazzati da altri “anziani” - analizza l’ormai ex capitano - Sarà nuovamente un anno competitivo, forse più dello scorso anno (che con un po’ di malizia in più si poteva tentare anche di vincerlo), l’asticella sulla carta si è alzata, ma aver mantenuto una buona ossatura sarà la scelta vincente».

E per quanto riguarda l’allenatore: «Milani è una buonissima scelta, conosce la dirigenza e l’ambiente Savigliano: può essere un valore aggiunto, assieme ai giovani in rosa».

Su quella fascia destra non vedremo più sfrecciare quell’iconico terzino, ma chissà che non potremo rincontrarlo, magari, sugli spalti: «Ci rivedremo al Morino – saluta Giovanni – spero un giorno di avere un ruolo diverso nel club e continuare a riportare entusiasmo nel movimento saviglianese, inizialmente da tifoso, poi, chissà, con un altro posto al suo interno».