News
30 Luglio 2024
Federico Greco
Fare un passo indietro per farne due avanti. Non sempre, nello sport come nella vita, prendere decisioni che all’apparenza possano rappresentare il cosiddetto “downgrade”, siano sintomo di arrendevolezza. Lo sa bene Federico Greco, l’esempio lampante di come, per puntare in alto, sia necessario calarsi con dedizione in ogni tipo di contesto, a prescindere dal livello. E così un giorno giochi nei provinciali di Torino, all’apparenza destinato a rimanere bloccato in una dimensione dilettantistica, e il giorno dopo una società professionistica viene a casa tua per farti firmare il contratto che può cambiarti la vita. La notizia è questa: Federico Greco giocherà nella Juniores Nazionale del Notaresco, società semiprofessionista abruzzese con la prima squadra in Serie D. Una storia entusiasmante, avvicinante e inaspettata, come lo stesso Federico ha commentato: «Ero in Liguria con amici, il Notaresco ha contattato mia mamma, che abita in Abruzzo, e lei a sua volta mi ha riferito della proposta. È stato un fulmine a ciel sereno, davvero inaspettato. A quel punto si sono messi in contatto direttamente con me. Si sono informati, hanno visto le mie statistiche nella scorsa stagione e hanno letto gli articoli su di me scritti da Sprint e Sport. Il direttore sportivo si è presentato a casa mia con il contratto da firmare e mi ha spiegato il progetto nel dettaglio. Abito comunque lontano dal centro sportivo, ma il fatto che siano venuti direttamente da me è stato un bel segnale, si sono dimostrati davvero interessati e non mi hanno trattato come uno dei tanti, nonostante non mi conoscessero. Tutto ciò, tra l’altro, è stato possibile per una serie di coincidenze fortuite: ero già in parola con la Torinese per la prossima stagione, ma mancava la firma di mio padre per il vincolo. Con il tempo poi la questione è passata in secondo piano, lui se n’è dimenticato e io quindi ho potuto intraprendere questa avventura, in quanto formalmente svincolato».
-1722354085746.jpg)
La vicenda sorprendente, come detto, sta nel passo in avanti enorme compiuto nel giro di un anno. Dopo tre anni di settore giovanile trascorsi nelle categorie regionali, prima al Lucento, poi alla Pro Eureka ed infine al Pertusa, tre nobili del calcio piemontese. Ma con quest’ultima le cose non sono andate al meglio, Federico finisce fuori rosa: «In ritiro avevano ritmi insostenibili, al secondo giorno sono stato male e ho comprato delle brioches per avere qualche zucchero in più, ma l’hanno scoperto e sono stato punito”. Un ulteriore intoppo ad una carriera che man mano si complica, poi la scelta che cambia la vita di Federico, la Torinese: “Senza il loro appoggio non sarei arrivato dove sono ora, sono stato coccolato e messo nelle condizioni giuste per lavorare al meglio. Si sono congratulati tutti con me, dal presidente Sante Squillace, che mi ha sempre manifestato la sua stima, al mister, Mattia Cafagna, con cui ho stretto un legame indissolubile, ai miei compagni di squadra e anche da calciatori della prima squadra, che ho sempre visto con grande ammirazione. La Torinese rimarrà la società che porterò sempre nel cuore e a cui legherò i ricordi più belli».
Il tempo dei ringraziamenti è però poco, Federico è già super concentrato sulla sua nuova avventura, per farsi trovare pronto al grande salto: «Non ho paura per questa nuova esperienza, dovrò impegnarmi al massimo e fare qualche rinuncia. Ci sarà da sudare per guadagnarsi il posto e ciò sarà possibile attraverso il duro lavoro quotidiano, visto che anche tra di noi la competizione sarà più serrata. Entro in un mondo totalmente nuovo, sarò molto più seguito a livello fisico, dovrò seguire una dieta e fare allenamenti specifici per potenziare la massa. Sono rimasto colpito poi dagli impianti, sarà emozionante scendere in campo in veri e propri stadi, sono pronto, non vedo l’ora».
Infine, Federico potrà continuare a contare sulle persone a lui più care anche in questa nuova avventura: «Dedico tutto a mia madre e mio fratello, che sono ciò per cui gioco, ed al mio migliore amico, Alessio Esposito “Il tigre”, che qualche settimana prima di me aveva firmato con la Vis Pesaro. Potremo continuare insieme questo percorso, cercando di inseguire i nostri sogni passo dopo passo».