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Serie C

A soli 16 anni e 50 giorni debutta da titolare tra i Professionisti e mantiene la porta inviolata, è nata una stella

Il classe 2008 in categoria fa persino meglio di Camarda e vive una domenica da sogno davanti a 17mila spettatori

CATANIA SERIE C - DAMIANO BUTANO.

CATANIA SERIE C - Damiano Butano, classe 2008, è arrivato nelle fila del team etneo la scorsa estate proveniente dal Real Trinacria

Chi avrebbe mai immaginato che un 16enne potesse rubare la scena in una domenica di calcio così speciale? Eppure, è esattamente ciò che è accaduto al Catania, dove il giovanissimo classe 2008 Damiano Butano ha fatto il suo debutto tra i pali nella prima di ritorno, diventando il più giovane esordiente di questa stagione di Serie C (meglio persino del milanista Francesco Camarda, che comunque detiene il record per quel che concerne la Serie A). Ma questa è solo una parte di una storia che ha visto il team etneo chiudere l'anno in bellezza, con una vittoria schiacciante per 4-0 contro il Sorrento. Un Natale sereno per i tifosi rossazzurri, che possono sognare in grande grazie alla posizione in zona playoff.



UN GIOVANE EROE TRA I PALI
Damiano Butano, classe 2008, è il nome che riecheggia tra le mura del Cibali. A soli 16 anni, 1 mese e 20 giorni, ha avuto l'onore e l'onere di difendere la porta del Catania, diventando il terzo più giovane nella storia del club. Cresciuto nella Real Trinacria, una società dilettantistica della zona (e prima ancora nella Rinascita San Giorgio ndr), Butano ha vissuto una giornata che difficilmente dimenticherà. «Sono felicissimo, è stata una giornata indimenticabile. Non ho ancora realizzato, forse siamo al 50%, è stato tutto così veloce e soprattutto nuovo» ha dichiarato il giovane portiere nella conferenza stampa di fine partita, visibilmente emozionato. E come dargli torto? Con la famiglia sugli spalti e il sostegno del pubblico, il classe 2008 ha mostrato una maturità sorprendente, mantenendo la porta inviolata per tutti i 90 minuti.

IL DEBUTTO DI BUTANO: CORAGGIO E OPPORTUNITÀ
In un calcio dove l'esperienza spesso detta legge, la scelta di schierare un portiere classe 2008 è un azzardo che pochi allenatori avrebbero il coraggio di fare. Ma il tecnico Domenico Toscano non è uno di quelli che si tirano indietro davanti alle sfide. Le assenze forzate di Adamonis e Bethers, unite alla disponibilità del neoacquisto Farroni solo dal 2 gennaio, hanno spianato la strada al giovane Butano. Una scelta che non è solo una necessità, ma anche un segnale di fiducia verso il vivaio etneo. Il giovane portiere ha risposto con una prestazione che, nonostante l'inesperienza, ha mostrato sprazzi di talento e una buona dose di sangue freddo. Certo, l'emozione era palpabile, ma chi non avrebbe tremato al suo posto, davanti a un pubblico così esigente?



UN CATANIA SCATENATO: TRIPLETTA DI INGLESE E GOL DI STOPPA
Ma non è solo Butano a brillare sotto i riflettori. La squadra allenata da Toscano ha dato spettacolo, travolgendo il Sorrento con un perentorio 4-0. Protagonista assoluto è stato Roberto Inglese, autore di una tripletta da incorniciare, che ha letteralmente messo in ginocchio la difesa avversaria. A completare il poker ci ha pensato Matteo Stoppa (che a sua volta debuttò giovanissimo con il Novara in Serie B poco più grande di Butano), con un gol che ha suggellato una prestazione collettiva di altissimo livello. Dopo la sconfitta casalinga contro il Potenza, il Catania aveva bisogno di una risposta forte, e i ragazzi di Toscano non hanno deluso le aspettative, regalando ai tifosi una serata da sogno.



IL FUTURO È GIOVANE: LE PROMESSE DEL CALCIO ITALIANO
L'esordio di Butano è solo un esempio di come il calcio italiano stia cercando di valorizzare i giovani talenti, offrendo loro l'opportunità di crescere e mettersi in mostra. In un campionato come la Serie C, dove spesso l'esperienza viene privilegiata, vedere un ragazzo del 2008 tra i pali è un segnale positivo per il futuro del nostro calcio. La partita tra Catania e Sorrento non ha solo offerto spettacolo e tensione, ma ha anche messo in luce la capacità delle squadre di adattarsi e di cercare soluzioni innovative, sia in campo che fuori. E chissà, forse tra qualche anno, ricorderemo questo match come l'inizio di una brillante carriera per il giovane Butano.

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