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Primi Calci

Il portiere nella Scuola Calcio: dote naturale del bambino o conseguenza della crescita fisica

Le Attività di Base di Juventus e Torino anticipano la selezione nel ruolo già dai primi anni: tesserati negli ultimi giorni di settembre due classe 2016

TORINO CALCIO NUOVO PORTIERE JUVENTUS BEFFATA

Andrea Lepera è un nuovo portiere del Torino. Dopo l’inizio di stagione con il Garino, campo utilizzato anche dalla Juventus, è stato scelto dalla nuova dirigenza granata della Scuola Calcio

Il ruolo del portiere è molto dibattuto tra i responsabili tecnici della Scuola Calcio. Nei vari confronti sulle metodologie da adottare nella formazione al gioco del calcio, il portiere è sempre un argomento divisivo. Da una parte gli integralisti preferiscono individuare già dalla giovanissima età (la seconda infanzia tra 2 e 6 anni) le attitudini per il ruolo e guidare il bambino da subito tra i pali. Dall’atra i moderati scelgono una linea meno rigida rimandando la definizione del portiere all’età della fanciullezza (tra 6 e 12 anni) e facendo nel frattempo ruotare tutti i piccoli nelle diverse zone del campo. Altri due sono gli argomenti che si aggiungono alle correnti di pensiero di integralisti e moderati. Il primo riguarda la ricerca e la selezione per il ruolo specifico (in questo caso sono coinvolte principalmente i club professionisti), il secondo è di natura tecnica/organizzativa riferita alla figura del preparatore dei portieri.

 

LA DIFFICILE SCELTA DEL PORTIERE

La ricerca del portiere in giovane età nelle Scuole Calcio dei club dilettanti è affidata all’occhio esperto dei responsabili e degli istruttori, che ogni stagione accolgono nelle loro società i nuovi iscritti o i bambini tesserati nelle annate precedenti. Se non si tratta delle categorie Esordienti (Under 13 e Under 12) e Pulcini (Under 11 e Under 10), le quali partecipano ai campionati invernali e primaverili della Federcalcio italiana (Figc), l’esigenza di uno o due portieri per annata non è quasi mai affrontata come un’urgenza nei primi mesi di allenamento. Anche se la maggioranza critica dei responsabili della Scuola Calcio è più dalla parte dell’integralismo e già dai primi giorni è concentrata a scegliere i propri possibili portieri dai 6 anni.

Lo storico delle carriere dei migliori portieri al mondo è spesso in contrasto con la scelta troppo anticipata nell’Attività di Base. Il casus belli italiano delle epoche più recenti, che può avere creato convinzioni e punti di vista differenti, è stato Gianluigi Buffon: quando nel Settore giovanile, categoria Under 14 venne acquisito dal Parma dalla società del Bonascola (Carrara) era un centrocampista prima di arretrare la sua posizione tra i pali un anno dopo e in maniera molto casuale, per la concomitante assenza in una partita dei due portieri di ruolo. Ancora più recente è la storia calcistica di Ivan Provedel, il portiere titolare della Lazio autore di un clamoroso gol contro l’Atletico Madrid, nell’ultimo minuto del turno del girone di Champions League. Anche il percorso del 29enne nativo del Friuli, fino ai 15 anni è stato da attaccante - lo si è potuto notare dal perfetto gesto tecnico e coordinativo nel colpo di testa al collega Oblak - nei settori giovanili di Treviso e Pordenone. Juventus e Torino in questi giorni hanno ufficializzato il tesseramento di due portierini dell’annata 2016 - Primi Calci Under 8. In bianconero via Lucento è passato Edoardo Pistol (febbraio ’16), in granata è arrivato Andrea Lepera (gennaio ’16) dal Garino. Entrambi nati nei mesi del primo semestre dell’anno, ma questo sarà argomento di successive analisi.

 

 

La figura del preparatore dei portieri è tra i primi collaboratori tecnici che sono stati affiancati agli allenatori nelle diverse evoluzioni della struttura organizzativa del calcio e ancora prima dei preparatori atletici. Nei tempi moderni tutte le realtà dispongono di un team o di almeno un preparatore dei portieri all’interno della propria società. I club più importanti al mondo, dalle italiane Juventus (Claudio Filippi), Inter (Gianluca Spinelli) e Milan (Tony Roberts), negli ultimi dieci anni hanno modificato lo status del preparatore portieri, slegandolo anche contrattualmente dallo staff dell’allenatore, come era da trentennale tradizione. Nell’Attività di Base avere il preparatore dei portieri nella annate più piccole è una scelta che spetta alla direzione tecnica della società, anche perché vincolare i bambini con esercizi e sedute di tecnica per due/tre volte alla settimana, potrebbero limitare loro nello sviluppo della fantasia motoria e isolarli dalle dinamiche del gruppo squadra. La stessa Juventus guidata da Claudio Filippi, con i collaboratori Giampaolo Di Magno per il Settore giovanile e Andrea Minero per l’Attività di Base, da qualche stagione non hanno più confermato la figura del preparatore sulle categorie dei Piccoli Amici. 

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